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mercoledì 7 luglio 2010

Il teorema dell’amore perfetto


“Il teorema dell’amore perfetto”: Esiste? Lo rivelano Cristiana Rumori
e Federica Marrone l’8 Luglio a Maiori all’edizione 2010 di …incostieraamalfitana.it, incontri con i libri, gli autori e gli editori di novità letterarie italiane e straniere in Costa d’Amalfi, sbarca “Il teorema dell’amore perfetto” (Newton Compton).


La seduzione di una voce. L’incanto del desiderio tra due sconosciuti, ciascuno immerso nella propria vita di sempre. Nasce così una relazione intima e profonda, intessuta di confidenze scambiate soltanto tramite messaggi ed e-mail, in cui il filo immaginario delle parole suscita nuovi desideri, di libertà, di conoscenza, di amore.
Ne parlano, con Alfonso Bottone, direttore organizzativo di …incostieraamalfitana.it, e Vito Pinto dell’Associazione Giornalisti Cava-Costa d’Amalfi “Lucio Barone”, le autrici Cristiana Rumori e Federica Marrone.


Cristiana Rumori da Pescara a Milano, New York, Roma. Ha lavorato come line producer di effetti digitali. Sceneggiatrice e blogger, collabora con riviste di comunicazione. Ha pubblicato nel 2007 Microcosmi erotici e il racconto Vista San Pietro nella raccolta Roma per le strade. Federica Marrone ha pubblicato i romanzi Il filo del discorso e Volatili, il racconto lungo Il ragazzo con le ali e l’instant book Regaliamoci la pace (conversazione con Tiziano Terzani e contributi di Dario Fo, Jovanotti, Don Ciotti, Margherita Hack, Dacia Maraini, Alda Merini, Vauro e molti altri). È stata curatrice di diverse raccolte di poesie. Autrice per la carta stampata e per la televisione, ha lavorato a Il Fatto (RAIUNO) e a Rotocalco Televisivo (RAITRE) di Enzo Biagi. Pratica e insegna yoga. Insieme hanno già pubblicato “101 trattorie e osterie di Roma dove mangiare almeno una volta nella vita e spendere molto poco”.


L’appuntamento con “Il teorema dell’amore perfetto” è per Giovedì 8 Luglio 2010, alle ore 20.30, nella Villa Comunale di Maiori.


Segreteria organizzativa: Via Nuova Chiunzi n.165 - MAIORI (Sa) 84010
tel/fax 089 2961004 - 348/7798939 - 334/2731902 - sms 3771431370
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venerdì 16 gennaio 2009

Il giorno della memoria




«Hai fatto una strage di bambini e hai dato la colpa ai loro genitori dicendo che li hanno usati come scudi. Non so pensare a nulla di più infame […] li hai chiusi ermeticamente in un territorio, e haiiniziato ad ammazzarli con le armi più sofisticate, carri armati indistruttibili, elicotteri avveniristici, rischiarando di notte il cielo come se fosse giorno, per colpirli meglio. Ma 1100 morti palestinesi e 4 israeliani non sono una vittoria, sono una sconfitta per te e per l’umanità intera».- Stefano Nahmad, la cui famiglia ha subito le persecuzioni naziste -

mercoledì 7 gennaio 2009

Pace in Medio Oriente

Appello della Tavola della pace - Per la pace in Medio Oriente
Fermare la guerra a Gaza non è un obiettivo impossibile.
Dobbiamo fare la nostra scelta.
Complici della guerra o costruttori di pace?

Perugia, 6 gennaio 2009 - La Tavola della pace ha diffuso oggi unappello per la pace in Medio Oriente che ha già raccolto un primogruppo di importanti adesioni. Nel presentarlo alla stampa, FlavioLotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, ha dichiaratoquanto segue:
"Fermare la guerra a Gaza non è un obiettivo impossibile. Ma deveimmediatamente entrare in campo il Terzo: la comunità internazionale, l´Onu, l´Europa, un gruppo di stati al di sopra delle parti.
Lavorare perché questo accada, chiederlo a gran voce, oggi, domani,incessantemente, è compito di tutti e di ciascuno.
Per questo dobbiamo fare la nostra scelta: essere complici dellaguerra o costruttori di pace.
Stare in silenzio o rompere il silenzio. Stare alla finestra o usciredi casa.
Questo documento non è solo un appello per l´immediato cessate ilfuoco. E´ un invito a reagire alle stragi che stanno scorrendo sotto i nostri occhi con un nuovo modo di pensare e un rinnovato impegno dipace, di lungo periodo. Questa ennesima battaglia poteva e dovevaessere evitata e non abbiamo fatto abbastanza per impedirla.
Lo offriamo come base per la costruzione di una "Coalizione italianaper la pace in Medio Oriente", basata in ciascuna delle città in cuiviviamo, composta da organizzazioni, enti e persone determinate nonsolo ad ottenere la fine immediata della guerra a Gaza e del lanciodei missili di Hamas ma ad impegnarsi in modo nuovo per la fine dellatragedia mediorientale (e se possibile di tutte le guerre), per ilrispetto dei diritti umani e della legalità internazionale.
Ci sono molte cose da fare insieme. Chi non si è ancora rassegnato si faccia avanti, facendo quello che può."


***
Appello della Tavola della pace


Quanti bambini, quante donne, quanti innocenti dovranno essere ancorauccisi prima che qualcuno decida di intervenire e di fermare questomassacro? Quanti morti ci dovranno essere ancora prima che qualcunoabbia il coraggio di dire basta?
Vergogna! Quanto sta accadendo è vergognoso. Vergognoso è il silenziodell´Italia e del mondo. Vergognosa è l´inazione dei governi europei edel resto del mondo che dovevano impedire questa escalation.Vergognoso è il veto con cui gli Stati Uniti ancora una volta stannoparalizzando le Nazioni Unite. Vergogna!
Niente può giustificare un bagno di sangue. Nessuna teoriadell´autodifesa può farlo. Nessuno può rivendicare il diritto dicompiere una simile strage di bambini, giovani, donne e anziani senzasubire la condanna della comunità internazionale. Nessuno puòarrogarsi il diritto di infliggere una simile punizione collettiva adun milione e mezzo di persone. Nessuno può permettersi di violareimpunemente la Carta delle Nazioni Unite, la legalità e il dirittointernazionale dei diritti umani.
Tutto questo è inaccettabile. Inaccettabile è il lancio dei missili diHamas contro Israele. Inaccettabile è la guerra scatenata da Israelecontro Gaza. Inaccettabile è l´assedio israeliano della Striscia di Gaza. Inaccettabile è la continuazione dell´occupazione israeliana deiterritori palestinesi.. Inaccettabili sono le minacce di distruzionedello Stato di Israele. Inaccettabili sono le violenze, le umiliazionie le immense sofferenze quotidiane inflitte ai palestinesi e lacostante violazione dei fondamentali diritti umani. Inaccettabile è il nuovo muro costruito sulla terra palestinese. Inaccettabile è ilsilenzio e l´inazione irresponsabile dell´Onu, dell´Europa edell´Italia.
La continuazione di questo dramma è una tragedia per tutti. La piùlunga della storia moderna. Nessuno può chiamarsi fuori. Siamo tutticoinvolti. Tutti corresponsabili. Questa guerra non sta uccidendo solocentinaia di persone ma anche le nostre coscienze e la nostra umanità. Il nostro silenzio corrode la nostra dignità.
Complici della guerra o costruttori di pace? Dobbiamo fare la nostrascelta. Altre opzioni non ci sono.
Di fronte a queste atrocità, dobbiamo innanzitutto cambiare il modo di pensare. Non ha alcun senso schierarsi con gli uni contro gli altri.Occorre trovare il modo per aiutare gli uni e gli altri ad usciredalla terrificante spirale di violenza che li sta brutalizzando. Anchela teoria dell´equidistanza è insensata perché nega la verità e falsala realtà. La vicinanza a tutte le vittime è il modo più giusto di cominciare a costruire la pace in tempo di guerra.
Dobbiamo uscire dalla cultura della guerra. E´ vecchia e fallimentare. Nessuna guerra ha mai messo fine alle guerre. La guerra puòraggiungere temporaneamente alcuni obiettivi ma finisce per creareproblemi più grandi di quelli che pretende di risolvere. Non c´ènessuna possibilità di risolvere i problemi dei palestinesi, diIsraele e del Medio Oriente attraverso l´uso della forza. La via della guerra è stata provata per sessant´anni senza successo. Anche il buonsenso suggerisce di tentare una strada completamente nuova.
Dobbiamo pensare e realizzare il Terzo. Non sarà possibile risolverela questione palestinese o mettere fine alle guerre del Medio Orientesenza l´intervento di un Terzo al di sopra delle parti. Oggi questoTerzo purtroppo non esiste. Il Consiglio di Sicurezza dell´Onu èancora paralizzato dal veto degli Stati Uniti. I governi europei sonodivisi e incapaci di sviluppare una politica estera comune. Ma questarealtà non è immutabile. Esserne consapevoli deve spingerci a lavorarecon ancora maggiore determinazione per pensare e realizzare il Terzodi cui abbiamo urgente bisogno.
Fermare la guerra non è un obiettivo impossibile. Le Nazioni Unitedevono cambiare, imporre l´immediato cessate il fuoco, soccorrere eproteggere la popolazione intrappolata nella Striscia di Gaza.L´Europa deve agire con decisione e coerenza per fermare questainutile strage e ridare finalmente la parola ad una politica nuova.Non può permettersi di sostenere una delle due parti. Deve avere unautentico ruolo conciliatore.
La guerra deve essere fermata ora. Non c´è più tempo per la vecchiapolitica, per la retorica, per gli appelli vuoti e inconcludenti. E´venuto il tempo di un impegno forte, autorevole e coraggiosodell´Italia, della comunità internazionale e di tutti i costruttori di pace per mettere definitivamente fine a questa e a tutte le altreguerre del Medio Oriente. Senza dimenticare il resto del mondo. Perquesto, dobbiamo fare la nostra scelta.
Giovani, donne, uomini, gruppi, associazioni, sindacati, enti locali,media, scuole, parrocchie, chiese, forze politiche: "a ciascuno difare qualcosa!"
Perugia, 6 gennaio 2009
Tavola della Pace, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e idiritti umani, Acli, Arci, Articolo 21, Cgil, Pax Christi, Libera -Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Legambiente, Associazionedelle Ong italiane, Beati i Costruttori di pace, Emmaus Italia, CNCA,Gruppo Abele, Cipsi, Banca Etica, Volontari nel Mondo Focsiv, Centroper la pace Forlì/Cesena, Lega per i diritti e la liberazione deipopoli (prime adesioni, 6 gennaio 2009)
Le adesioni vanno indirizzate alla Tavola della pace
via della viola, 1 (06100) Perugia 075.5736890 - Fax 075.5739337 segreteria@perlapace..it - http://www.perlapace.it/
***
Ufficio Stampa Tavola della pace
Floriana Lenti 338/4770151
tel. +39 075 5734830 - Fax +39 075 5721234
stampa@perlapace.it - http://www.perlapace.it/

sabato 2 febbraio 2008

I voleri della Chiesa di Roma e la caduta di Prodi

Il trafiletto di Curzio Maltese (che non amo particolarmente) apparso su "il venerdì" di Repubblica del primo febbraio e che riporterei per intero se fosse possibile , ci offre una chiave di lettura della caduta del governo Prodi molto interessante e condivisibile : la Chiesa ha "lavorato" con dovizia per quel fine e lo ha saputo fare molto meglio dei tanti partiti che lo desideravano e lo dichiaravano quotidianamente .Maltese ci ricorda che sin dalla primavera del 2006 la Chiesa ha sfruttato ogni avvenimento per polemizzare con il Governo e con la maggioranza che lo sosteneva. Lo ha sempre fatto in modo felpato per non apparire eccessivamente ingerente ma nelle ultime settimane prima della caduta del governo ha sferrato colpi decisi e diretti : il "degrado e gli affitti troppo alti della città di Roma " (che guarda caso è amministrata dal sindaco Walter Veltroni che è anche il segretario del Partito Democratico) e la macata visita del Papa alla Sapienza . Interpretiamo , con gli occhi giusti di Maltese , questi due attacchi.A proposito del primo Maltese ci fa sapere che l'APSA , che è l'associazione che gestisce le proprietà della Chiesa di Roma e che con il suo 22 per cento del patrimonio immobiliare della città, è il primo immobiliarista della capitale . E quindi ha grandi possibilità di far qualcosa per ridurre i costi degli affitti . Può ma non lo fa . E la Chiesa non paga l'ICI . Così come usufruisce di enormi convenzioni private su sanità e scuole. E l'elenco dei "favori" che la citta di Roma "paga" alla Chiesa sono tanti altri e non è il caso di riportarli tutti perchè sarebbe troppo lungo da scriverlo. Sulla mancata visita del Papa alla Sapienza c'è da dire che la cosa in sè non interessava granchè alla Chiesa quanto lo "sfruttamento" a fini politici del caso .E' paradossale che il Papa , che va in Paesi del Terzo mondo dove incontra milioni persone , abbia paura di entrare in una Università di Roma dove gli studenti addirittura annaspano sulla definizione e significato della "Shoah".E' evidente che questo era un pretesto : c'era bisogno di una manifestazione politica contro il Governo senza farla apparire tale . E ci sono riusciti :tutti in prima fila , compreso l'umile Mastella che sfrutta la ghiotta occasione per comunicare la sua intenzione di uscire dalla maggioranza e far cadere Prodi . Ed è al Cardinal Bertone e non a Prodi che fa per primo la comunicazione . Lo stesso cardinale che ha ricevuto ieri , in occasione della cerimonia per quarant'anni della Comunità di Sant'Egidio , Prodi e Rutelli e dopo , privatamente , il Presidente Napolitano .Che cosa si son detti , non lo sapremo mai . Son segreti di Stato.... Pontificio .
 

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